Il saltimbanco della Cecchini è affine a quello di Federico Fellini, è la
persona che esorcizza la realtà con la maschera e il camuffamento, senza
troppo illudersi e senza pretendere di illudere, ma che di quella maschera
ha bisogno per non cedere alla disperazione, Il clown si fa metafora
dell’umanità nel teatro della vita.
Il clown enfatizza le situazioni: il grottesco è ancora più paradossale, la
favola è ancora più fantastica, la solitudine è assoluta, la spossatezza che
segue l’azione obbliga all’inazione completa.